Il Centro Oculistico Quattroelle è nuovamente operativo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie.
Il Personale Medico e di Assistenza è provvisto di adeguati dispositivi di protezione personale e procede regolarmente con la disinfezione di tutto il materiale diagnostico prima e dopo ogni visita.
Un comportamento corretto e rispettoso dei pazienti e del personale è fondamentale per accedere serenamente ed in sicurezza alle prestazioni.
La blefaroplastica è il nome di una serie di interventi utilizzati per migliorare l’aspetto di palpebre superiori e /o inferiori.
Può correggere le palpebre superiori cascanti ed il gonfiore sotto gli occhi, caratteristiche che possono far sembrare più vecchi e più stanchi e che in certi casi possono anche interferire con la vista.
L’intervento di blefaroplastica può essere eseguito anche in congiunzione con altri interventi di chirurgia estetica del volto.
I migliori candidati per l’intervento di blefaroplastica sono uomini e donne fisicamente sani, psicologicamente stabili e realistici nelle loro aspettative.
In genere se ne trae un maggiore beneficio estetico dai 30 ai 50 anni, è sempre però una valutazione che dipende molto dalla situazione e dagli obiettivi che ciascuno vuole ottenere. Se le palpebre cascanti e le borse sotto agli occhi sono una caratteristica familiare è possibile affrontare la chirurgia anche ad un’età inferiore.
Alcune condizioni cliniche, come l’ipotiroidismo ed il morbo di Graves, l’occhio secco, l’ipertensione arteriosa o altri disturbi circolatori, la malattia cardiovascolare ed il diabete rendono l’intervento più rischioso. Soprattuto la coagulazione del sangue deve essere normale e se si prendono farmaci per fluidificare il sangue vanno sospesi per tempo.
La visita iniziale con il chirurgo è molto importante. Dopo un’accurata anamnesi sarà controllata la vista e valutata la funzione lacrimale. E’ necessario sottoporre al chirurgo i propri obiettivi ed aspettative per l’intervento, discutere se la blefaroplastica sia l’intervento giusto da considerare, se operare tutte e quattro le palpebre o solo le superiori o le inferiori, e valutare se saranno necessari interventi addizionali.
Il chirurgo darà specifiche istruzioni su come prepararsi all’intervento, incluso indicazioni sul mangiare e sul bere, sul fumo e sul prendere o evitare alcune vitamine e farmaci. Seguire con attenzione queste istruzioni renderà più scorrevole l’intervento.
L’intervento di blefaroplastica è in genere eseguito in anestesia locale – che addormenta l’area intorno agli occhi – insieme a lieve sedazione per via orale o endovenosa per ridurre la tensione. Il paziente sarà sveglio durante l’intervento, ma rilassato ed insensibile al dolore (se l’intervento è lungo potrebbe essere necessario praticare ulteriore anestesia locale).
La blefaroplastica richiede in genere da una a tre ore, a seconda della tipologia di intervento. Se saranno coinvolte le quattro palpebre, il chirurgo lavorerà prima sulle superiori e poi su quelle inferiori.
In un intervento tipico, il chirurgo farà le incisioni seguendo le linee naturali delle palpebre: nella piega delle palpebre superiori e subito sotto le ciglia nelle inferiori. L’incisione potrebbe stendersi nelle rughe oltre l’angolo esterno dell’occhio. Lavorando attraverso queste incisioni, il chirurgo separerà la pelle dal sottostante tessuto adiposo e dal muscolo, rimuoverà l’eccesso di grasso e spesso accorcerà il muscolo e la pelle. Le incisioni saranno quindi chiuse con delle suture molto sottili. Se nelle palpebre inferiori è presente solo una borsa di grasso, senza che sia necessario rimuovere cute, si potrebbe preferire una blefaroplastica transcongiuntivale. In quest’intervento l’incisione sarà all’interno della palpebra inferiore, senza lasciare cicatrice visibile. Questa tipologia di intervento è in genere consigliato a pazienti più giovani con pelle più spessa ed elastica.
Nel periodo post operatorio della blefaroplastica sarà necessario applicare una pomata sulle ferite. Non vengono utilizzate bende, salvo per il periodo notturno. Le palpebre saranno un po’ tirate e dolenti a mano a mano che l’effetto dell’anestesia si esaurisce, ma potrete controllare il dolore con gli antidolorifici.
Gli impacchi freddi saranno utili nelle prime 24-48 ore per ridurre il gonfiore e le ecchimosi. Queste variano comunque da persona a persona: raggiungono il massimo nelle prime 48 ore e durano da due settimane ad un mese, riducendosi progressivamente. Per circa una settimana gli occhi potranno essere impastati, a volte secchi o con bruciore o prurito. In casi particolari potrebbero essere prescritte delle gocce lubrificanti.
Nelle prime settimane potrebbero comparire:
Una volta rimossi il gonfiore e la discolorazione intorno agli occhi tutti i sintomi diminuiranno gradualmente fino a scomparire.
Quando l’intervento di blefaroplastica è eseguito da un chirurgo esperto, e in modo particolare da un oftalmoplastico, le complicazioni sono molto rare. La lista delle possibili complicanze è lunga, le più gravi sono quelle legate ad una eccessiva rimozione di pelle, alle infezioni o ad emorragie retrobulbari, ma sono comunque tutte molto rare. In ogni caso un atteggiamento prudente ed attento del chirurgo oltre che l’aderenza da parte del paziente alle istruzioni postoperatorie, le rendono tutte poco frequenti.
I rischi dell’intervento di blefaroplastica si riducono se si seguono accuratamente le istruzioni fornite dal chirurgo, sia prima che dopo l’intervento. Eventuali piccole imperfezioni successive alla blefaroplastica possono eventualmente sempre essere corrette con un piccolo ritocco.
Non ci sono in genere particolari limitazioni per quello che riguarda uso di smartphone, computer e televisione, ma nei primi giorni potrebbe essere più stancante del solito.
Non sarà possibile utilizzare lenti a contatto per circa due settimane.
In genere in dieci, quindici giorni la maggior parte delle persone può presentarsi in pubblico. A seconda della soggettiva velocità di guarigione e della loro sede potrebbe essere necessario utilizzare trucco per nascondere le residue ecchimosi.
Si potrebbe essere ipersensibili alla luce del sole, al vento e ad altri irritanti per alcune settimane ancora, indispensabile perciò occhiali da sole e crema protettiva solare per il contorno occhi.
Fondamentale è evitare attività che aumentino la pressione del sangue come piegarsi in avanti, sollevare pesi e praticare attività sportiva intensa. Sarà anche utile ridurre alcolici e fumo in quanto sono di ostacolo alla guarigione.
La guarigione è un processo graduale, le cicatrici all’inizio sono quasi invisibili, dopo un mesetto potrebbero essere leggermente rosa per poi di nuovo assottigliarsi e sbiancarsi nei sei mesi successivi. Alla fine però scompariranno trasformandosi in una sottile linea bianca quasi invisibile. Il sole o le lampade abbronzanti vanno evitate per il primo paio di mesi dopo l’intervento e si consiglia di usare una protezione solare tutti i giorni per il primo anno (gli ultravioletti sono comunque la prima causa dell’invecchiamento della pelle!).
Anche se i risultati positivi dell’intervento – aspetto più giovanile e vivo – dureranno per anni e per alcune persone saranno addirittura permanenti, il tempo comunque continuerà, seppure in maniera diversa, a determinare delle piccole modifiche della nostra pelle.