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Il Centro Oculistico Quattroelle è nuovamente operativo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie.

Il Personale Medico e di Assistenza è provvisto di adeguati dispositivi di protezione personale e procede regolarmente con la disinfezione di tutto il materiale diagnostico prima e dopo ogni visita.
Un comportamento corretto e rispettoso dei pazienti e del personale è fondamentale per accedere serenamente ed in sicurezza alle prestazioni.

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Congiuntivocalasi

Il ruolo della congiuntiva

La congiuntiva è una membrana mucosa, una pellicina trasparente che riveste la superficie interna delle palpebre in maniera ben aderente e poi si ripiega formando un cul di sacco (il fornice congiuntivale) per rivestire in maniera più lassa la parte bianca anteriore dell’occhio (congiuntiva bulbare). Le due porzioni congiuntivali scorrono l’una sull’altra, lubrificate dal liquido lacrimale durante i movimenti dell’occhio (figura 1).

Congiuntivocalasi: cos'è e come si cura

Figura 1. – Rappresentazione della congiuntiva, in azzurro (a). Dopo aver ricoperto il bianco dell’occhio dal confine con la cornea (1,2), la congiuntiva si ribatte al fornice (3) per rivestire internamente la palpebra (4) sino al suo bordo (5).

Che cos’è la congiuntivocalasi?

La congiuntivocalasi è caratterizzata da un eccesso di congiuntiva lassa che si piega su stessa, a causa di una perdita di aderenza del tessuto sottostante (la capsula di Tenone) che in genere consegue all’invecchiamento, anche se frequentemente si riscontra in pazienti già sottoposti a chirurgie oculari (in genere cataratta con anestesia peribulbare, ma anche LASIK o blefaroplastica) o con deficit di lacrimazione (vedi L’occhio secco).

Siccome la plica lassa si muove in maniera indipendente dal bulbo durante i movimenti oculari, provoca discomfort  (sensazione di corpo estraneo, ma soprattutto epifora, lacrimazione, in particolare durante la lettura o lo sguardo verso il basso) che si giova poco o nulla dei colliri lubrificanti o antiinfiammatori comunemente prescritti.

Piega di congiuntivocalasi inferiore

Figura 2. – Piega di congiuntivocalasi inferiore.

Sintomi della congiuntivocalasi e diagnosi

La corretta diagnosi della congiuntivocalasi, per quanto semplice, è spesso disattesa, verosimilmente a causa delle somiglianze con altre situazioni di irritabilità della superficie oculare, quali ad esempio l’occhio secco.

I sintomi della congiuntivocalasi distintivi sono:

  • la colorazione con verde lissamina e con fluoresceina
  • la verifica dell’esame diretto dell’occlusione del puntino lacrimale nello sguardo in basso

Cura della congiuntivocalasi

Se la lubrificazione con umettanti (lacrime artificiali) e l’applicazione al bisogno di colliri antiinfiammatori non steroidei non controllano la sintomatologia, si prende in esame l’opzione chirurgica.

In anestesia mista, topica e per infiltrazione, l’area di congiuntiva lassa viene identificata, marcata ed escissa (Figura 3), avendo cura di salvarne almeno un millimetro allimbus, dove risiedono le cellule staminali.

Segue una plastica ben ancorata con punti riassorbibili o con colla tissutale di fibrina, oppure l’applicazione di membrana amniotica anidra.

Fasi intervento congiuntivocalasi

Figura 3. – Fasi successive di una procedura per congiuntivocalasi. Marcatura ed escissione della losanga di tessuto lasso (a); applicazione di membrana amniotica (b) e di colla tissutale (c).

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I nostri centri sono convenzionati con ASSICURAZIONI, FONDI INTEGRATIVI e FONDI SANITARI AZIENDALI. Si consiglia agli assistiti di verificare preventivamente termini e condizioni della propria posizione assicurativa.

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    Domande Frequenti

    Quali sono le differenze tra il centro di Milano e quello di Nizza Monferrato?

    I nostri Centri dispongono egualmente di strumentazione all’avanguardia. L’ambulatorio di Milano è attivo dal lunedì al venerdì; quello di Nizza Monferrato il sabato. La chirurgia viene effettuata unicamente nella sede di Milano.

    Come accedere al Centro oculistico

    Si può accedere al Centro oculistico solo tramite prenotazione. All’ingresso ti verrà misurata la temperatura e dovrai igienizzare le mani utilizzando i dispenser a disposizione. Potrai accedere alla visita solo se munito di mascherina chirurgica. Se non dovessi averne una a disposizione, te la forniremo noi. In sala d’attesa e alla reception sarà fondamentale rispettare […]

    Come scegliere lo specialista?

    Nella sessione “equipe medica” trova l’elenco dei nostri oculisti, con il proprio campo di competenza specifica. In ogni caso, una prima visita oculistica generica può essere effettuata da uno qualsiasi dei nostri specialisti; consideri quindi anche la disponibilità, i giorni ed orari di visita a lei più congeniali.

    A che età è utile fare la prima visita ai bambini?

    L’età giusta è tra i 3 e i 4 anni. Oggi abbiamo a disposizione strumenti in grado di rilevare difetti di refrazione in modo oggettivo, anche prima dell’età scolare, quando il bimbo sarà in grado di collaborare e dare risposte soggettive utili a identificare la giusta refrazione. Se i genitori, o i famigliari stretti del […]

    In cosa consiste la visita oculistica e quanto dura?

    La visita prevede una fase preliminare in cui personale specializzato (ortottisti, optometristi) raccoglie dati e informazioni con strumenti dedicati, utili al medico oculista per la valutazione conclusiva. La tempistica della visita completa non è assolutamente programmabile in maniera standardizzata e può durare anche un paio d’ore, soprattutto per valutazioni chirurgiche, ove a seconda della patologia, […]

    È sempre necessaria la dilatazione della pupilla durante la visita?

    La dilatazione farmacologica della pupilla serve per controllare in maniera più accurata la parte periferica della retina dell’occhio. Da tenere presente che un esame del fondo dell’occhio senza dilatazione è sempre considerato parziale e non completo. Ad oggi esistono apparecchiature (OPTOS) in grado di fotografare il fondo dell’occhio in maniera accurata e senza dilatare farmacologicamente […]

    Quanto dura l’effetto delle gocce per cicloplegia (dilatazione pupilla)?

    L’effetto delle gocce ha una durata diversa a seconda del collirio impiegato, della reattività individuale, dell’età e del difetto visivo (da un minimo di 3-4 ore, ad un massimo, in rari casi, di 24-48 ore).

    Può essere pericoloso utilizzare le gocce per la dilatazione della pupilla in caso di gravidanza o allattamento?

    In generale i colliri che si utilizzano per dilatare la pupilla sono topici, ma potrebbero entrare in circolo e raggiungere anche il feto. Di solito dopo la 20 esima settimana di gestazione non ci sono rischi per il feto, ma ogni singolo caso viene sempre valutato dall’oculista prima di somministrare qualsiasi tipo di collirio o […]

    È importante togliere le lenti a contatto prima della visita?

    L’azione delle lenti a contatto può alterare la forma della cornea, variandone i parametri e di conseguenza la refrazione del paziente, in maniera più o meno incisiva a seconda del tipo di lenti (morbide, rigide o semirigide).  In base alla motivazione per cui viene richiesta la visita oculistica viene indicato la sospensione di circa 2-3 […]