Il Centro Oculistico Quattroelle è nuovamente operativo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie.
Il Personale Medico e di Assistenza è provvisto di adeguati dispositivi di protezione personale e procede regolarmente con la disinfezione di tutto il materiale diagnostico prima e dopo ogni visita.
Un comportamento corretto e rispettoso dei pazienti e del personale è fondamentale per accedere serenamente ed in sicurezza alle prestazioni.
Nei casi di ectropion in cui non basta la protezione con sostituti lacrimali, l’intervento chirurgico per ectropion si rivolge ad accorciare in senso orizzontale e a mettere in tensione laterale la palpebra (cantopessi).
L’intervento è effettuato in ambulatorio e dura circa mezz’ora in anestesia locale; una volta incisa la cute, si disseca il muscolo orbicolare per accedere al setto orbitario. Una volta aperto quest’ultimo, si osserva l’estrusione di grasso orbitario, sotto cui si individua il complesso dei muscoli retrattori (Figura 1a), che vengono riagganciati al tarso con suture riassorbibili.
Se vi è lassità conviene accorciare le lamelle posteriore ed anteriore nella loro posizione più laterale e attaccare con punto non riassorbibile la porzione tarsale al periostio, ritrovando la giusta tensione.
Nei casi di ectropion in cui invece c’è bisogno di allungare la lamella anteriore (ad esempio nelle forme cicatriziali), si innesta un lembo di pelle e muscolo (miocutaneo), libero o dalla palpebra superiore.
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L‘ectropion palpebrale è il rovesciamento verso l’esterno della palpebra inferiore (Figura 1); il margine delle ciglia si allontana dalla superficie oculare, che viene esposta dal deficit di chiusura palpebrale, provocando gradi variabili, sovente asintomatici ma talora importanti, d’irritazione della congiuntiva e della cornea. Il puntino lacrimale, stirato in basso e non attivato dall’effetto pompa della normale dinamica dell’ammiccamento, non pesca più, provocando eccessiva lacrimazione (epifora).
Figura 1. Anatomia normale (a) ed ectropion bilaterale della palpebra inferiore, con arrossamento della congiuntiva tarsale (b).
I sintomi dell’ectropion dell’occhio sono tipicamente:
Non è raro infine che l’infiammazione della congiuntiva, che riveste sia l’occhio che la palpebra, sia soggetta a congiuntiviti batteriche, che incrementano la secrezione mucosa dovuta all’irritazione.
La forma di ectropion più frequente (quella senile) colpisce individui anziani a causa del ridotto tono del muscolo orbicolare, deputato alla chiusura delle palpebre; le altre cause possono essere congenite, cicatriziali, paralitiche o spastiche. A paziente seduto (mai coricato, per verificare l’effetto della gravità) si valutano: